Parigi-Roubaix 2018, Moscon non è al meglio ma ci spera: “Ogni gara ha la sua storia”
Gianni Moscon è l’italiano più atteso alla Parigi-Roubaix 2018. Soltanto 21° al Giro delle Fiandre, comunque miglior italiano, il giovane corridore del Team Sky riparte dal sorprendente quinto posto di dodici mesi fa. Non sarà però facile ripetere quell’exploit, in quanto non tutto è andato liscio nella preparazione invernale dell’azzurro, il quale sta pagando con una forma non ancora stabile quanto dovrebbe essere.
“Diciamo che fare pronostici sulla condizione fisica è un po’ difficile perché in questa stagione sto vivendo di alti e bassi – ha spiegato ai media alla vigilia – forse dovuti a una preparazione che ho voluto accelerare un po’ troppo in inverno dopo essermi rotto il polso. Ho iniziato ad andare in bici tardi, e ho accelerato i tempi, e questo non mi dà il recupero che vorrei”.
Moscon comunque non dispera dalla possibilità di ben figurare: “Ogni gara però ha la sua storia, domani (oggi, n.d.r.) è un altro giorno. Al Fiandre ero lì davanti ma poi mi sono spento, mi è mancato quel 2% per stare con i primi. L’occhio per il momento giusto l’avrei anche avuto perché avevo capito che Terpstra poteva andare lontano. Infatti ho provato a rientrare, ma le gambe non me lo hanno consentito. Speriamo di mantenere l’istinto vincente domani e se le gambe ci saranno perché non sperare in bene” ha quindi concluso.
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